Gli indirizzi generali di governo dell’Unione dei Comuni
DISO- Di seguito, gli indirizzi generali di governo presentati dal presidente dell’Unione dei Comuni, Salvatore Musarò, e resi noti durante il Consiglio dell’ente tenutosi ieri, 28 marzo 2022, a Diso.
Data:
29 Marzo 2022
DISO- Di seguito, gli indirizzi generali di governo presentati dal presidente dell’Unione dei Comuni, Salvatore Musarò, e resi noti durante il Consiglio dell’ente tenutosi ieri, 28 marzo 2022, a Diso.
Signor Presidente del Consiglio,
Signori Consiglieri,
Signori Assessori,
nel sottoporre alla Vostra attenzione gli “Indirizzi generali di governo”, intendo, innanzitutto, rivolgere un saluto alle Comunità di Diso, di Marittima, di Spongano, di Andrano e di Castiglione, qui rappresentate per il tramite dei Sindaci e dei Consiglieri dell’Unione.
L’Unione dei Comuni rappresenta un luogo istituzionale in cui si esprimono e si ricompongono i valori, le aspirazioni e gli interessi delle persone e delle Comunità nel loro insieme, nel rispetto dello Statuto dell’Ente. Nello Statuto della nostra Unione si fa riferimento, tra gli obiettivi prioritari che deve avere l’azione amministrativa, a quello di “favorire la qualità della vita delle popolazioni per meglio rispondere alle esigenze connesse al completo ed armonico sviluppo della persona” come finalità ciascuna azione amministrativa. Ed è proprio nella persona umana, nella difesa della sua dignità e della sua libertà, il riferimento più alto al quale facciamo riferimento nella vita pubblica. Ciascuno di noi, nell’esercizio delle sue responsabilità, ha il dovere di non dimenticare quello che rende costitutivo il nostro ordinamento e ne dispiega la finalità.
Nell’attuale momento di gravissima crisi e tensioni internazionali, sfociate in una guerra fratricida sul suolo europeo, non dobbiamo dimenticare che la promozione della persona umana e della sua libertà sono i fondamenti del nostro vivere civile. Nell’assumere le funzioni di Presidente, nella precedente seduta consiliare, sottolineavo i tre principi che dovrebbero ispirare il governo dell’Ente: la cooperazione, la sussidiarietà, l’agire in rete. Non è un semplice richiamo ad un metodo ma un vero e proprio programma di governo. Poter esprimere e, soprattutto, realizzare con efficienza ed efficacia degli “Indirizzi generali di governo” presuppone la capacità di suscitare uno spirito
collaborativo riconoscendo le istanze del territorio e di tutte le Comunità amministrate, a partire da ciascuna persona che agisce sia come individuo, sia nelle formazioni sociali in cui si dispiega la sua personalità, come sancisce l’art.3 della nostra Carta Costituzionale.
Resta, dunque, prioritario il coinvolgimento degli attori del territorio in un impegno amministrativo di coprogrammazione e di coprogettazione delle azioni che si intendono mettere in campo. Soltanto un tale percorso potrà consentirci di far emergere i numerosi talenti e le grandi potenzialità di cui sono dotate le nostre Comunità.
L’Unione dei Comuni si trova ad affrontare un momento molto importante di potenziamento delle sua capacità amministrativa nel contesto condiviso di un nuovo impulso che si è sempre tenuto presente e che riteniamo non più rinviabile, se vogliamo far svolgere all’Istituzione dell’Unione nuovi e più complessi compiti e strategie di crescita sociale, culturale ed economica. È emersa, infatti, la volontà di sviluppare alcuni punti che qualificano l’Unione come Ente che favorisce lo sviluppo di nuove iniziative che sollecitino il raccordo tra le diverse programmazioni delle singole amministrazioni comunali. Un tale impegno, ad ogni livello di organi di indirizzo politico e di amministrazione, passa da un consolidamento, ed eventualmente da una revisione dopo 20 anni di vita, delle finalità, delle funzioni e dei servizi dell’Ente in relazione ai suoi obiettivi istituzionali così come richiamati nello Statuto, che sarà, pertanto, sottoposto ad una dettagliata rivisitazione nelle sue diverse parti.
Tale necessità deriva anche dal considerare l’adesione del Comune di Castro, la cui proposta di adesione è posta alla valutazione di questo consesso consiliare nel prossimo punto all’ordine del giorno. Si sta ponendo sempre più all’attenzione dell’Unione la necessità di mettere a sistema i fattori di crescita del territorio implementando nei processi istituzionali e amministrativi tutti i saperi e le competenze necessari per compiere un vero e proprio cambio di paradigma nella visione strategica.
E’ necessario non soltanto fornire delle risposte ai bisogni delle Comunità che rappresentiamo, ma occorre inserire la nostra azione nei contesti dei cambiamenti istituzionali, economici e sociali che prima la pandemia e poi i nuovi orizzonti geopolitici in rapido mutamento impongono di tenere presenti. Il contesto nel quale si inserisce la nostra azione è quello di Comunità che continuano progressivamente a spopolarsi e a risentire di un inverno demografico senza precedenti. Gli ultimi dati sull’invecchiamento della popolazione pongono alcuni problemi di prospettiva che riconfigurano il perimetro delle aree di intervento nel sistema di welfare locale.
Il versante delle imprese nella nostra provincia porta ad una riflessione anche sul mutamento delle filiere produttive e alla riorganizzazione del sistema delle attività produttive, con un’attenzione particolare al settore dell’artigianato. La crisi dell’agricoltura e la distruzione del patrimonio arboricolo impone una riflessione sulla possibilità di ripensare il nostro rapporto con la terra e la riconfigurazione del paesaggio agricolo che risente di un abbandono delle campagne. Emerge d’altra parte una nuova consapevolezza delle potenzialità che il nostro territorio può esprimere. A nessuno sfugge che nella filiera del turismo stanno emergendo molte esperienze di impresa che hanno consolidato un’offerta attraverso il potenziamento delle strutture ricettive e l’organizzazione di nuovi servizi che creano occasioni di lavoro nel settore. Sono tutti segnali che dobbiamo cogliere per sostenere iniziative concrete di supporto e potenziamento dei servizi dell’Unione.
Dopo queste brevi considerazioni di carattere generale, vorrei brevemente richiamare gli ambiti di intervento che siamo chiamati a sostenere.
Al fine di perseguire gli obiettivi e le finalità dell’ Ente, l’Unione dei Comuni ha necessità di dotarsi di un’organizzazione e di una propria struttura amministrativa; in tale ambito si è già sviluppata un’approfondita discussione e valutazione e si è in procinto di attuarla, per garantire gli adempimenti necessari in base alle funzioni e ai servizi e delegati.
L’Unione dei Comuni si prefigge di rafforzare i servizi già attivati dall’Unione al fine di rendere omogenei gli interventi su tutto il territorio.
Le nuove funzioni e i nuovi servizi da integrare saranno individuati progressivamente per obiettivi nell’ambito delle competenze definite dallo Statuto. L’Unione si impegnerà a pianificare sul territorio una progettazione condivisa nel settore turistico-culturale, approntando gli strumenti necessari a valorizzare gli attrattori del territorio anche armonizzando le programmazioni di ciascun Comune nel pieno rispetto, comunque, delle iniziative che ogni singola Comunità intenderà attuare per valorizzarne le peculiarità.
Il turismo necessita di un ecosistema in cui immergere le esperienze dei visitatori attraverso nuovi percorsi ed itinerari in grado di rappresentare al meglio le peculiarità della nostra terra.
In questo ambito sarà necessaria una programmazione integrata degli interventi finalizzati al recupero/valorizzazione del territorio e dei beni di valore storico-ambientale, culturale e paesaggistico. Il tema dell’accessibilità sarà una costante delle nostre Comunità attraverso una progettazione nei diversi ambiti che tenga conto delle persone con diversa abilità. Sviluppare un’azione integrata è un obiettivo che ci consentirà di promuovere e di consolidare una nuova sensibilità sociale e culturale verso l’accessibilità e l’inclusione. Il primo passo sarà l’istituzione del Garante delle persone con disabilità e della relativa Consulta, che consentiranno alle Amministrazioni comunali, alle famiglie, ai cittadini e alle formazioni sociali del territorio un confronto più ampio per ciò che riguarda un tema di assoluta rilevanza. Sarà necessario predisporre una struttura tecnica di supporto per la progettazione delle azioni nelle diverse aree di intervento, come Ufficio dell’Unione per la programmazione e progettazione dei relativi interventi.
L’Ufficio sarà supportato, eventualmente, da competenze esterne al fine di cogliere le opportunità offerte dalle varie misure di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali. L’Unione sarà impegnata ad assicurare il coinvolgimento degli enti del Terzo Settore, attraverso forme di co-programmazione e co-progettazione. Il modello organizzativo si ispira al principio di sussidiarietà, in quanto il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore è apportatore di conoscenza, di competenze e di spinte innovative del territorio. Diviene ancora più importante la partecipazione di questi soggetti, non solo nella fase finale di erogazione e gestione dei servizi, ma soprattutto nelle fasi di
programmazione e di organizzazione dei servizi e degli interventi. La predisposizione di una Agenda digitale dell’Unione mediante la
realizzazione di una infrastruttura digitale è un obiettivo ambizioso a cui dobbiamo guardare con molta fiducia e che non è più rinviabile al fine di un processo di modernizzazione, di semplificazione e di efficienza.
Sarà necessaria una più efficace comunicazione con le Comunità, come peraltro già avviata con notevoli risultati in questi mesi, per un maggiore coinvolgimento in termini di conoscenza delle attività e di partecipazione.
L’Unione dei Comuni ha firmato il 2 febbraio scorso un Memorandum per l’adesione all’Unione del Comune di Castro. Si è avviato, quindi, un processo di allargamento dell’Unione che delinea obiettivi ancora più ambiziosi per l’Ente. Il Comune di Castro, con le sue caratteristiche storiche e le sue risorse economiche, ricostruirebbe una visione del territorio più omogenea e favorirebbe sul piano istituzionale ciò che da un punto di vista reale è già presente nella vita delle nostre Comunità. Il predetto Memorandum fissa alcuni punti sui quali si è trovata una
convergenza nella fase negli incontri preparatori. Sarà ancora più importante, se il Consiglio riterrà di esprimersi favorevolmente
alla richiesta avanzata dal Comune di Castro, impegnarsi nei prossimi mesi in modo puntuale sulla attuazione dei predetti punti ed, eventualmente, anche su altri e sull’integrazione delle singole azioni per favorire lo sviluppo di tutto il territorio.
Signor Presidente, Signori Consiglieri, Signori Assessori, ho soltanto tracciato alcuni indirizzi generali di governo dell’Ente che, a breve,
dovranno trovare accoglimento nei documenti di bilancio e di programmazione (DUP e Bilancio di previsione), al fine di avviare una loro concreta attuazione. L’atteggiamento collaborativo e il percorso che abbiamo fatto insieme in questi mesi fanno ben sperare sulla crescita in efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa dell’Unione dei Comuni.
Se stiamo insieme è perché siamo sempre più consapevoli che il nostro territorio ha bisogno di sinergie forti e di un’intelaiatura istituzionale moderna ed innovativa. Senza questa spinta e questo dialogo sarebbe difficile dare le risposte adeguate alle ai bisogni del territorio e delle Comunità. Sono certo che l’impegno di tutti sarà massimo e confido nella collaborazione dei Sindaci, dei Consiglieri, degli Assessori e del personale amministrativo. Potremo essere fedeli al nostro compito soltanto se la nostra comune volontà sarà orientata al benessere e al progresso sociale, culturale ed economico delle nostre Comunità.
Grazie e buon impegno a tutti,
Il Presidente dell’Unione
Prof. Salvatore Musarò
Ultimo aggiornamento
29 Marzo 2022, 17:08